SOCIETÀ DI OGGI, DALL’ANALOGICO AL DIGITALE: REINVENTARE IL BUSINESS NONOSTANTE IL DISTANZIAMENTO SOCIALE
Pur scuotendo gli animi sotto una pluralità di profili, non si può negare che la quarantena forzata ha portato a rivalutare svariati aspetti del proprio quotidiano, anzitutto quello professionale.
È innegabile che si tratta di una crisi che ha coinvolto molti di noi, spingendoci non solo a porci domande senza risposte immediate, ma a fare un esame di coscienza su cosa vogliamo, su chi vogliamo essere e su dove vogliamo andare. In vista di una nuova normalità da cui ripartire.
Vi è chi, grazie alla possibilità del lavoro da casa, non ha risentito di questo disagio; e chi, al contrario, non ha potuto godere della medesima opzione.
Ma c’è chi ha accolto la chiusura come una pausa di riflessione dalla quotidianità, rispolverando alcune idee sino a reinventarsi stravolgendo la propria attività o optando per un percorso di carriera del tutto nuovo e dapprima non considerato.
Ed è proprio lo spunto creativo ed inventivo di alcune realtà che ha ispirato questo articolo, all’auspicato fine di aprire uno spiraglio di luce in un periodo in cui l’ottimismo è l’unico ingrediente essenziale per andare avanti. Proponendo, quindi, modelli d’ispirazione.
Da mesi, oramai, le piattaforme e–commerce propongono mascherine in tessuto lavabili, accessorio divenuto fondamentale nel nostro vivere quotidiano. Trattasi di un chiaro esempio di come il produttore generalmente inteso si mostri attento ad implementare strategie e metodi per evitare perdite, e lo fa in un solo modo: cogliendo l’attimo e quello che il periodo storico temporale ci sta offrendo.
Tra gli altri esempi, partendo dal panorama nazionale vi è Wetaxi, piattaforma digitale per il taxi a tariffa massima garantita, ha fronteggiato la drastica diminuzione degli spostamenti delle persone investendo sulla consegna – via taxi, ovviamente – di beni di necessità.
Interessante è anche l’iniziativa di Jojob, leader nella gestione del carpooling aziendale, che ha lanciato la piattaforma tutta italiana #ColleghiAmoilLavoro, permettendo di valutare effetti e benefici del lavoro a distanza: i dipendenti e i collaboratori di un’azienda possono registrare tutte le ore di lavoro svolte dalla propria abitazione. In tal modo, la piattaforma quantifica attraverso degli algoritmi il risparmio di tempo, CO2 e denaro, non percorrendo quotidianamente la tratta casa-lavoro.
L’iniziativa #stayhome appartiene alla piattaforma torinese di sharing economy comehome, che permette di bilanciare la quarantena senza rinunciare alla vita sociale, organizzando stanze virtuali dove condividere con amici gli eventi più disparati, dalla cena insieme sino all’esercizio fisico.
Da non dimenticare bookabook, prima casa editrice italiana a pubblicare libri attraverso il crowfunding, che ha dato la possibilità di scaricare gratuitamente un libro in formato digitale tra una ampia selezione di titoli adatti al periodo di lockdown.
Questi sono solo alcuni tra le numerosissime iniziative di attività, app, start-up che hanno accolto la quarantena come un’occasione per riproporre il proprio brand sotto una diversa luce. Appunto, reinventandosi. Ma da dove è necessario partire per potersi reinventare?
Un valido suggerimento del tutto applicabile a qualsiasi ambito proviene dal Regno Unito, dove il brand A-Cold-Wall non è rimasto escluso dagli effetti economici della pandemia, ponendo il designer, Samuel Ross, a ripensare ad un piano per la stagione Autunno/inverno 2020 virando la propria attenzione sulle esigenze e sui desideri dei clienti emersi nel periodo di crisi globale. A-Cold-Wall è celebre per il suo streetstyle giovanile e minimal, raggiungendo in un breve lasso di tempo una notevole visibilità nell’industria di abbigliamento maschile.
Quali sono, quindi, secondo Ross gli step da seguire per rinnovarsi?
VALUTARE COSA I CLIENTI AMANO DEL BRAND. Primo passo fondamentale, da cui intraprendere la propria ricerca e perfezionarla. Come per numerose realtà, l’intensificarsi in Europa dell’emergenza COVID-19 ha condotto molte realtà a rivalutare in maniera critica il proprio business, tenendo a mente taluni criteri divenuti imprescindibili: ciò che si è venduto maggiormente durante il periodo di lockdown ed il comportamento assunto dai clienti. Quella proposta da Samuel Ross è a tutti gli effetti un’analisi che ha riguardato i prodotti e gli stili maggiormente consultati dagli acquirenti: ciò al fine di valutare lo stile su cui focalizzarsi, i quanto più adatto anche durante l’eccezionalità del periodo. La ricerca si è estesa alle ultime otto collezioni, esaminando cosa i clienti pubblicavano sui social, quali pezzi venivano rivenduti più di frequente, da cosa i clienti sono attratti quando comprano online. Si è così pervenuti a tre particolari risultati, presi come riferimento da Samuel Ross per il suo business del 2020: abbigliamento tecnico, magliette e calzature minimal.
IDENTIFICARE CIÒ CHE FA LA DIFFERENZA NEL BRAND. È bene individuare degli elementi del proprio brand che facciano la differenza e che lo distinguano da altri, per quindi focalizzarsi in maniera più specifica sull’offerta, puntando a costruire qualcosa e non solo guadagnarci.
VENDERE PRODOTTI CHE POSSONO FUNZIONARE SUL MERCATO DURANTE LA PANDEMIA. Recentemente A-Cold-Wall ha lanciato una capsule collection online di magliette, non prevista prima della pandemia, ma orientata al soddisfacimento degli attuali bisogni delle persone.
RIORGANIZZAZIONE INTERNA DELL’AZIENDA: UN MODO DI LAVORARE PIÙ BILANCIATO E FLESSIBILE. Il brand si sta adattando al lavoro da casa e questo ha permesso a Samuel Ross di valutare il suo business a 360 gradi, cogliendo la quarantena come un’opportunità per focalizzarsi su cosa sia essenziale e cosa no. Ad esempio, ha ridotto i giorni lavorativi da cinque a quattro: a tal proposito si sono successivamente notati rilevanti sviluppi relativi all’efficienza, il livello di prestazione e il lavoro da smaltire. Questo ha condotto Ross ad adottare questa misura sul lungo termine, anche quando la situazione pandemica sarà più marginale.
SVILUPPARE IL DIALOGO TRA BRAND E CLIENTE. Il nuovo business adottato da A-Cold-Wall implica anche –e soprattutto – un dialogo coi propri clienti, in particolare coloro che appartengono alle Generazione Z più focalizzata sul fai-da-te, creando i propri abiti e il proprio stile: lo scopo del progetto SP-1, che ha raggiunto il sold out solo dopo la prima settimana, era quello di invitare i clienti più giovani a creare i loro prodotti attraverso accessori (fibbie e cinture) brandizzati.
EVOLVERE LA INTERAZIONE CON I CLIENTI. LA SPECIALIZZAZIONE È IL FUTURO. Secondo Ross il periodo di pandemia è l’ideale per focalizzare la propria attenzione sulla propria audience e i propri contemporanei, valutando cosa la popolazione e, in particolare, i clienti desiderano, così puntando ad una specializzazione nel proprio settore. Il segreto, infatti, è avere un’opinione chiara e concisa nonché fare la differenza nella propria offerta, non solo in termini di prodotto, ma anche in termini di comunicazione, etica e filosofia.
L’analisi sopra riproposta muove dalla necessità non solo di esaminare come differenti realtà stiano affrontano i disagi arrecati dalla emergenza pandemica attraverso nuove strategie, ma altresì di incoraggiare gli individui a non perdersi d’animo e rivalutare idee o implementarne di nuove, cogliendo l’attimo e rinunciando sa vivere nella malsana disillusione che “tanto non funzionerà”. In un periodo, come già ribadito all’inizio, dove l’ottimismo e l’inventiva fungono da stimolo per far fronte alla nuova normalità.
avv. Valeria Quadranti
FONTI
http://automazione-plus.it/reinventarsi-per-affrontare-la-crisi-sei-esempi-da-aziende-e-start-up-italiane_113042/